Ajna: il chakra del Terzo Occhio

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Oltre Vishuddha ci sono i due chakra “superiori”, la cui attivazione coincide con il raggiungimento di stati di coscienza supernormali. Ajna, il sesto chakra, coincide con il cosiddetto “Terzo Occhio”, che governa la visione spirituale profonda. Suo colore di riferimento è l’indaco, colore associato non a caso alla sfera della spiritualità e della stabilità interiore. Il nome ajna, invece, significa “ordine”, e si riferisce probabilmente all’equilibrio raggiunto dal meditante che “apre” questo chakra.

Il Sesto Chakra sovrintende al funzionamento di 2 ghiandole: quella pituitaria e quella pineale. Entrambe si manifestano all’interno del nostro corpo come il nostro ego e superego. Inoltre governando il funzionamento dei nostri occhi, un loro eccessivo uso può rovinare questo Chakra, così come i pensieri negativi.

L’aspetto posteriore del sesto chakra è simile a quello dell’aspetto anteriore ma nello specifico rappresenta le potenzialità della persona in merito alle idee, alle facoltà intellettuali e intuitive, le idee che devono ancora materializzarsi nell’individuo o che non sono ancora pervenute alla coscienza rientrano tutte nel sesto chakra. La sfiducia in sé stessi come i dubbi sulle proprie capacità mentali e intuitive possono essere indicate dal moto disarmonico di questo chakra. Gli organi collegati al sesto chakra sono gli occhi (in particolare l’occhio sinistro), alcune funzioni delle orecchie, il naso, le vie respiratorie superiori, la fronte, il cervello e l’ipofisi (la ghiandola correlata). I problemi legati a questo chakra quindi avranno attinenza agli organi collegati come problemi alla vista, mal di testa (in questo caso è interessato anche il settimo chakra), cefalea frontale, i muscoli facciali, sinusite, labirintite, epilessia, disturbi dell’ipofisi, eccetera.

E’ associato con la parte più profonda dell’essere, ciò che realmente siamo, al di là di ciò che abbiamo imparato, al di là delle maschere, al di là della parte superficiale della nostra personalità.

Questa parte più profonda (qualcuno la chiama Sé superiore) sa da dove viene e dove va, ha ben chiaro di avere uno scopo e una missione nella vita.
Quando il sesto chakra è in equilibrio noi siamo a contatto con questa essenza, e ci lasciamo guidare dalla sua saggezza, seguendo la strada della nostra evoluzione nel modo più semplice e diretto.

Se il chakra non è in equilibrio, tuttavia, perdiamo il contatto con questa parte: può accaderci allora di vivere solo a un livello più superficiale e materiale, ignorando i nostri compiti esistenziali e il senso ultimo della nostra realtà, o peggio ancora di tacitare con forza le intuizioni sottili che ci provengono da questa parte.
Questo chakra rappresenta inoltre il rapporto che abbiamo con gli aspetti religiosi. Qualunque sia il nostro credo, il chakra è in equilibrio se siamo in armonia con esso, e viviamo le pratiche a esso connesse nel modo giusto per noi.

Ma vi può essere tensione tra noi e ciò che abbiamo accettato come religione: magari ci sentiamo forzati a fare qualcosa in cui non crediamo veramente, oppure al contrario non ci concediamo una concentrazione religiosa di cui abbiamo, in profondità, veramente bisogno


Per un 6° chakra equilibrato

  • Rifletti sul tuo rapporto con la religione. Segui il culto che ti hanno insegnato quando eri piccolo? E con quale convinzione? Forse preferiresti lasciar perdere, o forse invece vorresti avere un rapporto più consapevole e attivo verso la tua religione? O ancora sei più attratto da pratiche orientali, anche se magari non ti concedi la possibilità di approfondirle?
  • Questi temi ti confondono, e per evitare imbarazzi tendi a non pensarci? Hai anche un’altra strada: informati, leggi, parla con altre persone. Dalla confusione potrà sgorgare, dopo un po’, qualcosa di molto vivo.
  • Spesso sui libri o sulle riviste trovi esercizi di visualizzazione. Non perdere l’occasione ed esercitarti su quelli che ti sembrano interessanti: stimolerai la tua “vista” interiore, profonda e saggia.
  • Prendi sul serio le tue percezioni: intuizioni, idee strane, “messaggi” che arrivano da chissà dove. Ma non cadere nella superstizione! Come capire se si tratta di un richiamo della tua saggezza interiore oppure della voce delle tue paure o di morbose fantasie? Ricorda che nel primo caso questi messaggi non hanno mai un contenuto pauroso o distruttivo. Se quella che ti arriva è un’indicazione di amore e di pace, che ti lascia dentro un senso profondo di dolcezza e tranquillità, prova a seguirla.


Posizione yoga: Vikrasana, L’Albero

Posizione eretta. Tieni la concentrazione nell’addome, che dev’essere il centro del tuo equilibrio, e fissa un punto fermo davanti a te. Le mani sono giunte davanti al plesso solare. Porta tutto il peso sulla gamba sinistra, e lentamente appoggia il piede destro dove puoi: sulla caviglia sinistra, se non hai molto equilibrio, oppure sul ginocchio, o se riesci sulla coscia. Mantieni un respiro leggero e ripeti il mantra Om. (vitafelice.it)

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