Il quarto chakra, Anâhata, è più noto come chakra del cuore. Si tratta di un chakra molto importante poichè è in relazione con la sensibilità e l’emotività profonda, ed è considerato porta d’accesso al lavoro con i chakra superiori. È associato al colore verde (ma anche ad altri colori), all’elemento aria ed al senso del tatto.
L’apertura del chakra del cuore
Anâhata, il quarto chakra, si trova sul corpo eterico proprio all’altezza del nostro plesso cardiaco, ed è rappresentato come un fiore di loto a 12 petali.
A chi ha un “cuore di pietra” spesso si dice che dovrebbe “aprire il cuore”, “aprirsi alla vita”, utilizzando questa bellissima immagine dell’apertura. Infatti il quarto chakra è il chakra dell’amore incondizionato, dell’armonia, del dare, e fa da diaframma tra i chakra inferiori ed i chakra superiori.
Aprire il quarto chakra allenandoci all’amore
Il quarto chakra è uno dei più importanti. Aprire un chakra non è mai un’operazione semplice, o scevra di rischi reali o immaginari. Così si esprime Elena Roerich, madre dell’Agni Yoga, rispetto alla possibilità di un risveglio dei chakra:
“I libri dell’Insegnamento dicono che prima di tutto occorre un lungo periodo di preparazione
dell’organismo, cioè una profilassi fisica e spirituale”.
L’apertura del quarto chakra coincide o dovrebbe coincidere con una piena “apertura del cuore”, un meraviglioso ampliarsi del sentire che ci metta in profonda sintonia con tutti gli esseri spostandoci da un amore egocentrico (che chiede, pretende) a un amore ego-decentrato, quindi totale.
Lungo la via di sushumna, l’”autostrada” dell’evoluzione spirituale, Anâhata si colloca nel mezzo, a diaframma tra chakra inferiori e superiori. Perchè è l’amore la chiave di qualsiasi realizzazione spirituale, e l’amore è il propellente più importante per una vera evoluzione.
L’amore di Anâhata è un amore altruistico e non ego-riferito, un amore depurato da richieste e preferenze personali ed aperto a tutti gli esseri senzienti. Il lavoro sull’apertura del quarto chakra è così un lavoro sull’emotività, da condurre con tutte le tecniche e gli strumenti più indicati.
Come sbloccare dunque le resistenze e le chiusure che ci impediscono di traboccare d’amore? La meditazione offre un valido aggancio per esplorare la nostra interiorità, prendendo le distanze dal pensiero ed imparando ad ascoltare le emozioni profonde.
Possiamo lavorare sul quarto chakra anche ripetendoci tutti i giorni delle affermazioni positive, da sostituire al nostro dialogo interiore distruttivo o egocentrico: anche se all’inizio potranno apparirci un po’ melense e in disaccordo con il nostro sentire, un giorno ci ritroveremo a comprenderle e sperimentarle anche sul piano emotivo.
Un’aiuto per il quarto chakra arriva anche dalla naturopatia: proviamo ad utilizzare il fiore di Bach Holly se ci sentiamo poco empatici, poco in contatto con le nostre emozioni. (piuchepuoi.it)