La conversazione che segue tra Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada ed alcuni suoi discepoli si è svolta una mattina di Marzo del 1974 durante una passeggiata a Perth, in Australia.
Discepolo: [Prendendo le parti di uno scienziato] Perché chiami scienza la coscienza di Krishna? Mi sembra che sia solo un’opinione.
Srila Prabhupada: Anche la vostra cosiddetta scienza è un’opinione. Se chiamate scientifico il vostro percorso, anche il nostro è scienza.
Discepolo: Ma con la nostra scienza possiamo provare le nostre convinzioni.
Srila Prabhupada: Allora dimostrate che gli elementi chimici producono la vita. Voi credete che la vita provenga dagli elementi chimici. Dunque provatelo; allora sarà scienza. Voi però non siete in grado di provarlo; perciò rimane un’opinione.
Discepolo: Bene, voi credete nell’anima, ma non potete provare che esiste. Poiché non possiamo vedere l’anima, dobbiamo concludere che la vita proviene dalla materia.
Srila Prabhupada: Non potete vedere l’anima con i vostri sensi grossolani, ma potete percepirla. Si può percepire la coscienza e la coscienza è il sintomo dell’anima. Se però, come dite, l’anima proviene dalla materia, allora dovete dimostrarlo fornendo gli elementi chimici che mancano per dare di nuovo la vita a un corpo morto. Questa è la mia sfida.
Discepolo: Avremo bisogno di un po’ di tempo per trovare gli elementi chimici adatti.
Srila Prabhupada: Queste sono sciocchezze. La vostra opinione è che la vita proviene da elementi chimici, ma non potete provarlo. Perciò dimostrate di essere dei mascalzoni.
Discepolo: Voi però accettate la Bhagavad-gita per fede. Questo è scientifico? È solo la vostra opinione, non è vero?
Srila Prabhupada: Perchè la Bhagavad-gita non sarebbe scientifica? La Bhagavad-gita dice, annad bhavanti bhutani parjanyad anna-sambhavah: “I corpi di tutti gli esseri viventi trovano il loro sostentamento nei cereali che sono prodotti dalle piogge.” Questa è un’opinione?
Discepolo: Questo potrebbe essere vero.
Srila Prabhupada: Nello stesso modo, tutto quello che è nella Bhagavad-gita è vero. Se rifletti su ciò che Krishna dice nella Bhagavad-gita, scoprirai che è tutto vero. Per esempio, Krishna dice che nella società ci deve essere una classe di uomini intelligenti, i brahmana, che conoscono l’anima e Dio. Essi sono uomini veramente civili, ma dove è una classe di uomini simili nella società odierna?
Discepolo: In tutto il mondo ci sono molti sacerdoti, ministri e rabbini.
Srila Prabhupada: Ma che cosa sanno realmente di Dio? Fanno speculazioni su Dio come gli scienziati fanno sulla natura materiale. Provate a vedere chiaramente anche questo solo punto: voi non siete indipendenti, perciò ci deve essere un’autorità sopra di voi. Ed infine dovete accettare che esiste un’autorità suprema. Quindi se affermate di conoscere la verità suprema ma non conoscete l’autorità suprema, che valore ha la vostra conoscenza? Supponi che una persona non conosca il governo del suo Paese. Che uomo è? È semplicemente un uomo di terza classe, un mascalzone. Un uomo civile conosce il governo del suo Paese. Nello stesso modo c’è un governo di tutto l’universo, ma se non lo conosci sei un uomo di terza classe, un uomo incivile. Questa è la ragione per cui nella Bhagavad-gita Krishna insegna che ci deve essere una classe di uomini intelligenti che conoscono Dio e capiscono come funziona tutta la gestione dell’universo – come tutto procede sotto la direzione di Dio. I devoti di Krishna sanno queste cose. Perciò, sono i veri brahmana e i veri scienziati.
Discepolo: La Bhagavad-gita però ha cinquemila anni, pertanto non riguarda il nostro mondo moderno.
Srila Prabhupada: La Bhagavad-gita non è di cinquemila anni fa; è sempre esistita. L’hai letta?
Discepolo: Sì, diverse volte.
Srila Prabhupada: Allora nella Bhagavad-gita dove trovi che è di cinquemila anni fa? Krishna dice, imam vivasvate yogam proktavan aham avyayam: “Ho insegnato questa scienza immortale dello yoga a Vivasvan, il dio del sole più di 120 milioni di anni fa.” Non lo sai questo? Che tipo di lettore della Bhagavad-gita sei? La Bhagavad-gita è avyayam, eterna. Allora come fai a dire che ha cinquemila anni? [Indicando il sole che tramonta con il suo bastone] Ecco, vediamo il sole che tramonta, ma è ancora lì, nello spazio. Anche la Bhagavad-gita è così: è verità eterna. Quando il sole sorge, non diciamo: “Oh, il sole sta nascendo ora.” È sempre lì, ma non lo possiamo vedere fino a che non sorge. Gli uomini erano soliti pensare che di notte il sole morisse e la mattina venisse creato un altro sole. Pensavano anche che la Terra fosse piatta. Questa è la vostra conoscenza scientifica: ogni giorno un’opinione nuova.
Discepolo: Questo significa che stiamo scoprendo la verità.
Srila Prabhupada: No. Significa che non sapete qual è la verità. State solo speculando. Ora accettate qualcosa come vero, ma dopo alcuni giorni dite che non è vero. E questa la chiamate scienza!
Discepolo: Sì, hai ragione. Molti testi scientifici scritti appena alcuni anni fa ora sono superati.
Srila Prabhupada: E i testi scientifici che usate ora fra pochi anni saranno inutili. Questa è la vostra scienza.
Discepolo: Ma almeno quello che conosciamo ora è più vero di quello che sapevamo prima e se continuiamo a provare ne sapremo di più.
Srila Prabhupada: Questo significa che siete sempre nell’ignoranza, ma la Bhagavad-gita non è così. Krishna dice ad Arjuna: “Centoventi milioni di anni fa insegnai per la prima volta questa scienza e oggi t’insegno le stesse cose.” Questa è conoscenza scientifica: la verità è sempre la stessa, ma voi scienziati cambiate continuamente – questo lo chiamate “scoprire la verità”. Ciò significa che non sapete qual è la verità.
Discepolo: [Come a se stesso] Il problema è che tutti sono imbroglioni. Tutti fanno speculazioni e ognuno presenta la propria conoscenza come verità.
Srila Prabhupada: Sì. Perciò noi accettiamo Krishna, che non inganna, e poiché io presento solo quello che ha detto Krishna, anch’io non sono un imbroglione. Questa è la differenza tra gli scienziati e noi.
(harekrsna.it)